Database dei popoli tribali, indigeni o primitivi, antichi e moderni

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Orok

Orok

Gli Orok, detti anche Oroki o Uilta sono un gruppo etnico dell'oblast di Sachalin, in Russia.

Occasionalmente gli Oroki, così come gli Oroci e gli Udege, vengo erroneamente chiamati "Oročon". La radice "oro", nel gruppo linguistico tunguso, significa "renna domestica"; gli appartenenti a questo gruppo etnico si autodefiniscono Ul'ta, probabilmente derivato dal termine "Ula" che significa "renna domestica" in lingua Orok..

Storia degli Orok

Si crede che gli antenati degli Oroki siano i Lamuti, gli Ulchi e i Nivchi. Secondo un censimento effettuato nel 2002, vi erano 346 Oroki in Russia. La comunità Orok si trova in gran parte stanziata a sud dell'isola di Sachalin, nei pressi della città di Poronaisk.

Alcuni Orok vivono sull'isola di Hokkaido in Giappone: nel 1989, la comunità contava circa 20 individui che vivevano vicino alla città di Abashiri; attualmente il loro numero è sconosciuto.

La tradizione orale Orok indica che questo gruppo etnico condivide la sua storia con il popolo Ulch: sono giunti a Sakhalin migrando dall'area del fiume Amgun in Russia, una migrazione avvenuta probabilmente intorno al XVII secolo.

Prima della collettivizzazione sovietica, gli Orok erano divisi in cinque gruppi, ognuno dei quali aveva la sua area di residenza, ma dal 1932 si sono spostati a Val in compagnia di Evenchi e Russi.

Orok
Guanti di pelliccia di volpe rossa usati dalle donne Orok

Lingua Orok

Gli Oroki non hanno un linguaggio scritto. La lingua oroka appartiene alla famiglia delle lingue tunguse.

Tradizioni Orok

Prima dell'arrivo dei Russi, gli Orok si distinguevano dagli altri gruppi tungusi per l'allevamento delle renne. Le renne fornivano cibo, vestiario e costituivano un mezzo di trasporto pratico e relativamente veloce.

Oltre all'allevamento della renna, gli Orok praticavano caccia e pesca di sussistenza, ma l'arrivo del regime sovietico li ha costretti ad adottare uno stile di vita sedentario e moderno. Alcuni Orok continuano a praticare la vita semi-nomade, dedicandosi all'allevamento della renna e all'agricoltura.

I ragazzi Orok, una volta raggiunta l'età adulta, partecipavano alla pesca allo storione beluga o kaluga. Ogni ragazzo si allontanava dal villaggio da solo, con una piccola riserva di cibo che lo avrebbe sostenuto per circa una settimana, armato di una lancia speciale costruita appositamente per la pesca allo storione.

Una volta ucciso uno storione, il ragazzo doveva estrarre uno dei denti del pesce e usarlo per incidere un marchio sul braccio o sulla fronte, a testimoniare una caccia terminata con successo. Considerando la forza e le dimensioni di uno storione adulto, una pesca andata male finiva spesso con la morte del pescatore.

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Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Orok